Oggi è uscita una bellissima intervista su Zeropost, blog in collaborazione con De Tomi Editore. Conosciamo Barbara Binotto, autrice dell'opera "Un tempo per la guerra - Il figlio dell'Aurora".
Di seguito un breve estratto dell'intervista e un link per la lettura completa:
"Ecco, quella ragazza lì aveva tanti sogni: scrivere, insegnare, una bella famiglia unita, una squadra di calcetto mista di figli – niente panchina però – e un gatto a testa, come minimo. “I vecchi sogni erano bei sogni, non si sono avverati, comunque li ho avuti”, dice Clint Eastwood in un bellissimo film. E la donna che ora più che dietro a una penna sta dietro a una tastiera, ne ha avverato qualcuno, altri no.
Mi sono trovata ad un punto della mia vita in cui credevo di averli persi tutti. Alla squadra di calcetto ho dovuto rinunciare. Ce l’ho nel cuore, la vita mi ha messa davanti alla perdita di ripetuta di figli non nati, che con quella che ho tra le braccia, la squadra di calcetto la farebbero eccome. Ma quella figlia vale per tutti gli altri, è una potenza capace di sorprendermi ogni giorno".
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