Intervista a Graziano Lonardi, autore de "Il lupo sotto la pelle"

L'intervista ai nostri autori è ormai una tradizione in casa De Tomi Editore. Questa volta è il turno di Graziano Lonardi, l'autore che ha inaugurato da un paio di settimane la collana Incubi, dedicata a opere che esplorano l'oscurità dell'animo umano.

1) Graziano, quando hai iniziato a scrivere?

Le mie prime esperienze risalgono a quando ero molto giovane, grazie all’incontro decisivo con le opere iniziali di Stephen King e ai racconti di H.P. Lovecraft. Questi autori accesero in me il desiderio di esplorare mondi narrativi personali. Utilizzando la Olivetti a valigetta di mia sorella cominciai a dare vita a brevi storie che fondevano gli elementi che tanto mi appassionavano. Per anni, però, quei racconti sono rimasti chiusi in un cassetto. Solo nel 2023 ho deciso di recuperarli, interrogandomi sul loro potenziale valore. È stato il momento in cui ho capito che la scrittura non era solo un passatempo giovanile, ma qualcosa di più sulla quale valeva la pena investire. Da lì è iniziato il mio percorso verso la pubblicazione. 

2) Com'è nato "Il lupo sotto la pelle"?

Il lupo sotto la pelle trae origine nel mio primissimo racconto, Una maledetta sera d’inverno. È una storia nata quasi per istinto, quando ero poco più di un ragazzo e volevo mettermi alla prova con la scrittura.  Anni dopo, quando ho rispolverato quei vecchi racconti, ho capito che dentro Una maledetta sera d’inverno c’era un potenziale narrativo più grande. Così ho deciso di trasformarlo in un romanzo, ampliandone la trama, scavando più a fondo nei personaggi e attualizzandolo. Il lupo sotto la pelle è il risultato di questa evoluzione: un’opera più matura e stratificata, che conserva però l’essenza oscura e inquietante della storia originale.

3) Lake Heaven, volume 1, è una riedizione. Brucia la strega invece è il vero inedito per i tuoi lettori più affezionati. Cosa aspettarsi da questo nuovo romanzo?

Brucia la strega è il sequel diretto de "Il lupo sotto la pelle", Lake Heaven nella nuova edizione. Se nel primo volume alcune leggende del passato venivano soltanto accennate, in questo nuovo capitolo ho voluto esplorarle a fondo, portando alla luce i segreti più oscuri che si celano dietro la cittadina di Lake Heaven. I lettori troveranno un intreccio più articolato, con personaggi che evolvono e nuovi elementi soprannaturali che si intrecciano con il folklore dei nativi d’America. L’obiettivo era quello di ampliare l’universo narrativo, rendendo ancora più affascinante l’ambientazione, senza perdere quella tensione crescente che caratterizzava il primo libro. Brucia la strega è, in definitiva, un tassello fondamentale per chi vuole scoprire tutta la verità su ciò che si nasconde tra le ombre di Lake Heaven.

4) Come ti approcci alla stesura delle tue opere?

Il mio approccio è molto guidato dall’istinto. Devo sentire la storia sulla mia pelle. Da lì, traccio una bozza generale della trama, ma evito di pianificare ogni dettaglio: preferisco lasciare spazio all’improvvisazione, permettendo ai personaggi e alle situazioni di evolversi in modo organico, guidato dal flusso creativo. Uno degli elementi che considero fondamentale è l’atmosfera. Dedico molto tempo a costruire le ambientazioni, perché credo che l’orrore sia più efficace quando il lettore si sente completamente coinvolto. 
La musica gioca un ruolo centrale nel mio processo creativo. Mi lascio guidare dalle sue suggestioni, che diventano una colonna sonora emotiva per la storia che sto scrivendo. Questo mi aiuta a entrare nello stato d’animo giusto e a immergermi completamente nel mondo che sto creando. Scrivere è un processo che nel mio caso richiede tempo e impegno. Vivo il processo creativo come un viaggio, che affronto con la curiosità e passione che spero di trasmettere ai lettori.

5) Quali sono i tuoi autori di riferimento? Ti ispiri a qualcuno quando scrivi?

Stephen King è senza dubbio uno dei pilastri: la sua capacità di creare personaggi complessi e intrecciarli con elementi soprannaturali in contesti quotidiani è qualcosa di davvero straordinario. Opere come Carrie, L’ombra dello Scorpione (The Stand), Pet Sematary e la raccolta A volte ritornano, sono per me opere fondamentali.
Un altro autore che ha avuto su di me un impatto significativo è H.P. Lovecraft. La sua visione cosmica dell’orrore, mi ha sempre affascinato. La sua capacità di costruire atmosfere cariche di tensione è un insegnamento che tengo sempre a mente nei miei lavori.
Altri autori di riferimento sono: Clive Barker, Robert Bloch, Thomas Harris.

6) Quali sono le tue aspettative per questa ultima uscita?

La prima edizione de "Il lupo sotto la pelle" ha ricevuto un buon riscontro da parte di chi lo ha letto. Le recensioni e i confronti diretti con i lettori mi hanno dato conferma che la storia è riuscita a coinvolgere e a trasmettere le atmosfere che volevo creare. Questo è stato per me un grande stimolo a proseguire il viaggio narrativo con Brucia la strega.
Con questa nuova opera, spero di allargare il mio pubblico, raggiungendo nuovi lettori che possano entrare nel mondo di Lake Heaven e appassionarsi alla sua leggenda. Allo stesso tempo, desidero offrire a chi ha già apprezzato il Lupo libro un’esperienza ancora più intensa e ricca di dettagli. 

7) Un ultimo messaggio che vorresti lasciare ai lettori del blog?

Scrivere storie dell'orrore significa esplorare le ombre, spingersi oltre il velo del quotidiano e dare voce a quelle paure che spesso restano inascoltate. Ma ogni storia ha bisogno di qualcuno che la legga e per questo voglio ringraziare tutti coloro che hanno già letto il primo volume e ora si apprestano a leggere il secondo.
Se avete amato Il lupo sotto la pelle, con Brucia la strega vi porterò ancora più in profondità, tra leggende dimenticate e segreti che attendono solo di essere svelati. Spero che questo nuovo lavoro riesca a spaventarvi, a farvi guardare con sospetto il buio dietro la porta, e magari a lasciarvi addosso quella sensazione di inquietudine che solo una buona storia dell’orrore sa trasmettere.
E se non avete ancora letto il primo volume, allora… beh, quale occasione migliore per rimediare? Lake Heaven è l’inizio di un viaggio nella paura che merita di essere vissuto dall’inizio. 
Io l’ho scritto e vissuto per voi. Ora tocca a voi viverlo.

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